Il dolmen della Chianca è un imponente monumento megalitico preistorico, risalente all'età del bronzo.
Il nome Chianca deriva dal termine dialettale biscegliese chienghe, cioè lastra di pietra o di lava. In alcuni testi, e su alcune guide, il dolmen della Chianca viene indicato con il nome di dolmen di Bisceglie; con tale nome è anche identificata l'area di servizio sull'autostrada A14 in direzione Bari dove in passato esso poteva essere visitato dopo un breve tragitto a piedi, mentre attualmente si può raggiungere attraverso la SP 85.
Orientati ad est, come tutte le costruzioni di questo tipo, il monumento megalitico preistorico è costituito da un corridoio e da una cella, dall’altezza di circa 1 metro e 80 centimetri ed è ricoperta da una lastra le cui dimensioni sono 3,85 per 2,40 metri. Il corridoio – lungo 7,50 m – è formato da lastroni piatti, infissi verticalmente nel terreno, di altezza notevolmente inferiore rispetto a quelli della cella.
EVENTO ANNUALE ESTIVO organizzato dalla PRO LOCO di Bisceglie è Notte di Poesie al Dolmen. (vedi foto)
Situato a 16 m. sul livello del mare, il porto di Bisceglie è uno dei porti italiani più belli con una costa alta e rocciosa ed un litorale caratterizzato per la varietà delle insenature (spiagge e cale), in cui scogli e ciottoli si alternano, limitando acque limpide e balneabili.
Negli ultimi anni lo sviluppo del porto turistico ha generato innovazione e continui miglioramenti, ottenendo nel 2022 La bandiera Blu.
Molti i locali tra bar e ristoranti aperti lungo la strada per godere della cucina tipica e di un ottimo drink.
Il castello era stato edificato su un banco roccioso situato in prossimità di un'antica lama che, scendendo verso l'ansa portuale, lambiva il più antico nucleo urbano della città di Bisceglie. La testimonianza più antica della struttura militare è data dalla torre normanna, detta torre “maestra”, edificata nel predetto sito nell'XI secolo.
A partire dal XVIII la struttura difensiva, realizzata in pietra calcare locale, si sviluppava su pianta quadrangolare, a cortile interno, fortificata da quattro torri quadre disposte agli angoli [3], fra cui vi era la imponente torre maestra, e una torre disposta sulla cortina difensiva di ponente in corrispondenza dell'ingresso, detta torre delle gabelle.
Il lato esterno di levante e quello meridionale si affacciavano sulla cinta muraria della città, e nel periodo aragonese furono ulteriormente protetti da un puntone difensivo angolare.
Il lato esterno di ponente e quello settentrionale erano circondati da un fossato, che isolava il fortilizio dalla città intra moenia.
L'ingresso nel castello era consentito attraverso un ponte levatoio disposto fra la torre delle gabelle e la torre maestra.
NEL 2019 IL CASTELLO HA OSPITATO IL PRIMO EVENTO DEDICATO A SUA MAESTA' IL SOSPIRO CHIAMATO "LA NOTTE DEI SOSPIRI". In migliaia si sono riversati per far parte di un contesto storico senza precedenti. Ogni anno nel periodo estivo si riproporrà tale evento con modalità differenti.
Il Palazzo Tupputi rappresenta un prestigioso esempio di architettura rinascimentale in Puglia, con le sue facciate con bugnato a punta di diamante. Fu fatto edificare nei pressi dell’antica porta di Zappino verso la seconda metà del XVI secolo, con molta probabilità dai conti Frisari originari del salernitano. L’edificio cambiò denominazione verso la metà del XVIII secolo, quando fu venduto ai marchesi Tupputi, originari del piacentino, che lo destinarono a dimora familiare. Durante il periodo risorgimentale l’edificio fu sede della Carboneria. Il 5 luglio del 1820, a seguito dei moti liberali scoppiati nelle guarnigioni militari di Nola e di Avellino e all’insurrezione di Foggia, si svolse nei locali, a pianterreno del palazzo, la Dieta delle Puglie, una storica riunione presieduta dal marchese Domenico Antonio Tupputi. In questa sede i carbonari pugliesi concordarono un’azione congiunta a sostegno della Repubblica Partenopea. Nel dopoguerra, l’edificio venne acquisito dal Comune di Bisceglie.
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